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Recenti studi scientifici ci confermano che l’invecchiamento è legato solo per una minima parte alla componente genetica (meno del 20%) mentre il restante 80% dipende dalla alimentazione e dallo stile di vita quotidiano. Stile di vita che comprende il benessere del nostro corpo, del nostro pensiero e della nostra parte spirituale e creativa.
Abitudini di vita e alimentazione hanno quindi un ruolo determinante sulla nostra longevità.
La longevità è la relazione bilanciata tra i nostri geni e l’ambiente circostante. Invecchiare poco e bene è dunque un dono che ci dobbiamo conquistare iniziando il prima possibile, curando quotidianamente l’alimentazione che dovrà essere ricca di antiossidanti ed al contempo povera di caseina e glutine.

E’ quindi opportuno chiarire e comprendere i vari concetti di età.

– Età Cronologica:
E’ l’età scandita dal tempo, dove ciascuno è classificato secondo varie fasce.

In base all’età cronologica l’Oms ha catalogato il processo di invecchiamento nell’uomo in 6 fasce:
1)15-30 anni età adulta con dominante giovane;
2) 31-45 anni età matura;
3) 46-60 anni età transizionale o dell’uomo invecchiante;
4) 61-75 anni terza età;
5) 76-90 anni quarta età;
6) Oltre i 90 anni anzianità.

– Età Biologica:
E’ l’età che una persona esprime in rapporto alla qualità biologica dei suoi tessuti, organi ed apparati, raffrontati a valori standard di riferimento.

In particolare l’età biologica, secondo molteplici studi medico-scientifici, risulterebbe strettamente legata al livello di Stress Ossidativo, cioè al quantitativo di sostanze ossidative in grado di aggredire l’organismo umano dato dai Radicali Liberi dell’ossigeno.

– Età Psicologica:
L’età psicologica è correlata alla capacità di adattamento individuale nel contesto di esperienze maturate nella propria vita e di conseguenza dalla velocità nel cambiamento delle proprie convinzioni cambiare idea!

-Età Funzionale.
E’ l’interazione fra età biologica e l’età psicologica.

La sintesi in grado di consentirci una più omogenea definizione della capacità funzionale di un individuo sotto il profilo della sua forma organica e mentale.

L’interazione tra biologia (ovvero le funzioni organiche del corpo) e l’età anagrafica è data dall’età psicologica, ovvero:
Flessibilità: la flessibilità psicologica implica l’abilità di piegarsi senza spezzarsi, di accettare cambiamenti e di evitare rigide abitudini o almeno rendersene conto e sceglierle.
Sfida: non sedersi ad aspettare l’azione degli eventi, ma cercare invece di condizionarli di crearli attivamente.
Moderazione: la moderazione riguarda svariati aspetti della propria esistenza quotidiana, come la nutrizione, gli aspetti voluttuari (vizi), il lavoro, l’attività fisica, le relazioni. In pratica è bene fare tutto e non solo una cosa a svantaggio delle altre.
Atteggiamento: pensare positivo, con grinta e soddisfazione. Esistono personalità oltre gli ottanta anni che sono ancora sulla breccia del successo.
Integrazione: imparare a supplementare l’organismo, a “ricaricarlo”, imparare a conseguire un salutare benessere psico-fisico fornendo il giusto carburante al nostro motore in relazione alle esigenze del momento e all’età!

Come avviene l‘invecchiamento psico-fisico ?

Tra i 35 e i 50 anni si evidenziano modifiche obiettive dell’organismo umano come la diminuzione fisiologica del tessuto muscolare, il parallelo aumento del tessuto adiposo e l’indebolimento delle capacità funzionali di alcuni organi ed apparati (es. immunitario, metabolico digestivo etc.).
E’ primariamente controllato dai livelli di alcuni ormoni (GH, testosterone, estrogeni, DHEA etc).
Gli ormoni regolano la stragrande maggioranza dei processi biologici del nostro organismo: mobilizzazione e deposito del grasso adipe, sonno e riposo, funzionalità degli organi vitali, energia metabolica e funzionale, qualità della pelle, densità ossea e massa muscolare, sistema immunitario e attività (sfera) sessuale.

La produzione di questi ormoni raggiunge il suo apice durante gli anni dell’adolescenza, dai 30 anni in avanti inizia a diminuire e parallelamente inizia il deterioramento del nostro organismo.

Questa progressiva decadenza è chiamata “invecchiamento”ossia:

  • Diminuzione dell’energia vitale;
  • Calo della libido;
  • Demineralizzazione ossea;
  • Diminuzione della massa muscolare ed aumento della massa adiposa;
  • Comparsa delle prime rughe;
  • La deleteria azione dei radicali liberi, agenti causati dallo stress ossidativi.

QUALI SONO GLI ALIMENTI FONDAMENTALI DA ASSUMERE NELLA NOSTRA DIETA?

E’ giunto quindi il momento di conoscere come tenere sotto controllo i radicali liberi e quindi lo stress, l’invecchiamento e le tossine in eccesso.

In giovinezza l’organismo possiede una serie di meccanismi difensivi in grado di controbattere naturalmente l’azione ossidante dei radicali liberi.
In età adulta è necessario integrare questi meccanismi difensivi con sostanze anti ossidanti presenti in natura.

Questi fattori protettivi si trovano in:

  • Patate, broccoli, spinaci contengono una considerevole quantità di Acido Lipoico;
  • Carotenoidi, Betacarotene (provitamina A), licopene, luteina, rispettivamente abbondanti in carote, peperoni, pomodori, melone, broccoli e vegetali a foglia verde;
  • Flavonoidi o Bioflavonoidi presenti in tutta la frutta che ha il colore giallo e blu e abbondante in tè verde e nero, olio d’oliva, vino rosso, arancia rossa, fragole;
  • Vitamine: C ed E e quelle appartenenti al gruppo B, rispettivamente abbondanti in agrumi, pomodori, broccoli, cavoli, fragole, olio d’oliva, asparagi, avocado, cereali integrali, ortaggi verdi;
  • Oligoelementi quali selenio, rame, zinco abbondanti in spinaci, broccoli, cavoli, cipolle, funghi e cavoletti di bruxelles;
  • Potassio presente in frutta oleaginosa, frutta fresca, legumi integrali, patate e cereali integrali;
  • Picgenolo, Resveratrolo, Melatonina, Glutatione in genere vengono introdotti attraverso integratori dedicati.
  • Coenzima Q 10, acido gamma-linoleico, estratti lipidi si assumono attraverso integratori specifici.
  • Aminoacidi solforati (per esempio, cistina, metionina, taurina, cisteina)

COME INTERVENIRE ?

Ecco di seguito alcune utili osservazioni per una vita più salutare e più longeva:

  • Dormire a sufficienza almeno dalle sette alle otto ore. Molto importante è il ritmo sonno/veglia: chi dorme poco invecchia precocemente. E’ durante le ore notturne che l’organismo attua in misura maggiore i processi depurativi e di rigenerazione/rinnovamento cellulare, modulando la produzione stessa della melatonina.(Una molecola naturale, secreta dalla ghiandola pineale in grado, sembra, di rallentare l’invecchiamento)
  • Fare una buona prima colazione così da rifornire di prezioso carburante l’organismo, non “stressandone” le capacità funzionali;
  • Fare pasti regolari evitando i pasticci fuori pasto e l’eccesso dei peccati di gola che per lo più portano al sovrappeso, sfavorevole alla propria aspettativa di vita e/o a squilibri metabolici e bio-umorali;
  • Mantenere e controllare il proprio peso corporeo. In un certo senso provocatoriamente si potrebbe quasi affermare che tanto più una persona pesa e tanto MENO vive;
  • Evitare il fumo;
  • Bere non più di un bicchiere e mezzo di vino per ciascun pasto;
  • Fare attività fisica regolarmente, contrastando l’eccessiva sedentarietà;
  • Individuare la corretta assunzione di Integratori in relazione alle proprie condizioni e alla propria età;
  • Cercare di modulare e ottimizzare le secrezioni ormonali del proprio organismo, in particolare cercare di mantenere a livello ottimale il GH, cioè creare le condizioni favorevoli notturne perché venga secreto con l’aiuto di un’alimentazione proteica personalizzata.
  • Contrastare l’azione dei radicali liberi come da indicazioni precedenti
  • Abituarsi a pensare positivo cercando così di evitare lo stress e/o le ricadute delle situazioni ambientali sulla propria forma psico-fisica;
  • Conservare a livello ottimale la propria omeostasi glicemica (mantenere cioè stabile il livello degli zuccheri nel sangue) Si dovrebbero evitare gli sbalzi della glicemia, in particolare gli zuccheri in eccesso, che oltre a potersi trasformare in grasso di deposito (aumento di peso), danneggiano tessuti e arterie;
  • Tenere sotto controllo l’apporto di sodio (sale), limitandolo;
  • Bere non meno di un litro e mezzo di acqua al giorno, associandolo, se non si è astemi, a un bicchiere di vino rosso a pasto.

Gli studi condotti da Breslow ed Enstrom nel 1980 hanno evidenziato come gli uomini e le donne siano in grado di aumentare rispettivamente di ben 11 e 7 anni la previsione della propria età media seguendo anche solo sette delle regole appena citate.

Esercizio Fisico

I vantaggi salutari dell’esercizio fisico sono immensi.

Il corpo risponde a uno sforzo abituale diventando più forte, funzionando in modo più efficiente e sviluppando una maggior resistenza. L’attività fisica è un fattore vitale, soprattutto perché migliora la funzionalità cardiovascolare e respiratoria. In parole semplici l’attività fisica aumenta l’apporto di ossigeno e di elementi nutritivi alle cellule.
Contemporaneamente migliora il trasporto del biossido di carbonio e dei prodotti di rifiuto dai tessuti dell’organismo alla circolazione del sangue ed infine agli organi di eliminazione.
Riduce le malattie cardiache perché abbassa i livelli del colesterolo, aumenta l’apporto di sangue e ossigeno al cuore, ne aumenta la capacità funzionale, fa scendere la pressione cardiaca, riduce l’obesità e ha effetti positivi sulla coagulazione del sangue.
Per non parlare dei benefici sull’umore !

QUANTO MIGLIORE E’ LA FORMA FISICA, TANTO E’ MINORE IL RISCHIO DI MALATTIA E TANTO MAGGIORE E’ L’ASPETTATIVA DI VITA INDIVIDUALE.

In un articolo pubblicato su una rivista americana di epidemiologia, American journal of Epidemiology, leggiamo che l’aumento dell’esercizio fisico, sport  e attività fisicamente impegnative è stato collegato direttamente al miglioramento dei sintomi della depressione (sensazione che la vita non valga la pena di essere vissuta, cattivo umore) dell’ansia (irrequietezza, tensione) e del disagio (sensazione di abbattimento, insonnia etc.)

IL BENESSERE NON E’ UNO STATO D’ ESSERE, MA LA CONTINUA RICERCA DI UN EQUILIBRIO DINAMICO”

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