Il numero più alto di centenari e ultracentenari al mondo si trovano sull’isola di Okinawa, in Giappone. Ma la cosa più sorprendente è arrivare a quest’età in uno stato eccezionale di salute fisica e mentale. – Invecchiano molto bene – lavorano, praticano arti marziali, aiutano gli altri ma soprattutto sorridono.

Ci si ammala molto meno di diabete, ictus, obesità o alzheimer inoltre le malattie cardiovascolari sono inferiori dell’80% rispetto agli Stati Uniti e i tumori sono il 40% in meno – persino l’osteoporosi ha un’incidenza molto più bassa come più bassi sono i livelli di colesterolo nel sangue.

Una parte del mistero viene spiegato con l’alimentazione, ispirazione data dalla filosofia giapponese che dice “il cibo è come una medicina”.

La gente mangia poco, quindi meno tossine da smaltire e meno lavoro per tutti gli organi, si nutre di vegetali, tanto pesce pescato, riso, soia, alga kombu. Un ingrediente che viene consumato ad Okinawa è la Curcuma, nelle zuppe e anche aggiunto nel tè.

La polvere che si ricava attraverso la frantumazione del rizoma della pianta CURCUMA LONGA. In India è considerata una spezia sacra, infatti si trova anche tra i farmaci naturali della medicina ayurvedica. Si usa sola o come base principale per il curry.

Analizzata attentamente dai nutrizionisti, la Curcumina, il pigmento che dà il colore giallo intenso a questa polvere, risulta avere molti effetti benefici sul nostro corpo, uno è la riduzione drastica dello stato infiammatorio alla base dell’obesità, del diabete, delle malattie cardiovascolari e dei tumori. 

La Curcuma previene l’insorgenza di queste patologie non solo tramite la regolazione dell’infiammazione ma agendo direttamente su alcune particolari cellule del fegato e del pancreas.

Riduce la quantità di zuccheri nel sangue dei diabetici, aumentando il colesterolo “buono” HDL a scapito di quello dannoso (LDL). In persone affette da aterosclerosi, diminuisce i livelli di fibrinogeno, una proteina necessaria alla coagulazione nel sangue, diminuendo per effetto il rischio di trombi.

Non ci sono dubbi sul legame tra il cancro e lo stato infiammatorio alterato e lo stress ossidativo – entrambi combattuti dalla spezia. Esistono diverse evidenze che attestano alla curcuma la capacità di rallentamento dello sviluppo tumorale. La sua azione è in grado di inibire il gene dell’invecchiamento, Tor uno dei gerontogeni.

Se non giù in uso, va impiegata anche nelle nostre cucine occidentali, senza necessariamente modificare il tipo di cucina ma soltanto aggiungendo una spolverata della spezia sola o con curry sulle nostre verdure o sul pesce, con il vantaggio di ridurre il sale.

La Curcuma diventa potentissima insieme al pepe nero, la piperina amplifica l’azione della Curcumina e quando si associa all’olio extra vergine di oliva, una fonte di grasso, aumenta la biodisponibilità e quindi l’assorbimento di questa preziosa molecola.