A distanza di qualche anno si pesa più di prima, la ricerca arriva dagli Stati Uniti ed esattamente dal «Medicare» (il programma di assicurazione medica amministrato dal governo).

Nelle prime settimane, se si è diligenti, si perdono chili premiando lo sforzo fatto. Il problema arriva a distanza di tempo, a due anni dall’inizio della dieta una persona su quattro ha vanificato completamente i risultati ottenuti, a tre anni di distanza il quadro precipita – l’83 per cento pesa di più rispetto al periodo pre-dieta.

Considerando che la metà di chi ha ripreso peso, è ingrassato come minimo cinque chili in più rispetto a quando aveva deciso di dimagrire. 

Questo succede anche perché noi cambiamo, gli anni passano e le esigenze del nostro corpo mutano.

Quindi vanno modificate le abitudini di vita, non solo l’alimentazione.

la dieta non va concepita come un’esperienza temporanea ma come uno stile di vita quotidiano regolato in base all’età e alle mansioni giornaliere.

Le ricerche di «Medicare» testimoniano che sottoporsi alle diete è rischioso per la propria salute perché si alternano brusche perdite di peso a repentini recuperi, queste oscillazioni provocano un aumento delle malattie cardiovascolari e delle cause di mortalità per infarto, ictus, diabete.

Bisogna mutare radicalmente le proprie abitudini, e soprattutto – muoversi- .

Fare attività fisica, mangiare meglio, meno e più lentamente.